Se esattamente quarantaquattro anni fa prendeva
vita il Progetto Apollo che avrebbe portato il primo uomo sulla Luna, oggi un insolito
incidente è accaduto nello spazio.
Luca Parmitano, il pilota
Italiano collaudatore dell’Aeronautica Militare, era partito lo scorso 28
maggio a bordo della navicella Soyuz Tma-09M Olympus, dal poligono di Baykonur
in Kazakistan, per trattenersi sei mesi sulla stazione spaziale Iss.
Oggi, dopo appena un’ora e 32 minuti di passeggiata spaziale,
Parmitano ha iniziato ad avvertire, all’altezza della nuca, la presenza di un
liquido nel casco. Il collega Chris Cassidy, avvicinatosi, ha riferito di
vedere il volto del compagno immerso in mezzo litro di acqua. Rientrati immediatamente
nella stazione, da Houston hanno cercato di decifrare il problema senza trovare
alcuna soluzione. È stato ipotizzato un guasto al contenitore di acqua all’interno dello
scafandro, dettaglio estremamente difficile da verificare.
Mi auguro
che il progetto spaziale non continui a fare acqua da tutte le parti, consentendo
al giovane Parmitano di battere il record di durata in orbita degli astronauti
italiani (i
174 giorni di Paolo Nespoli), diventando così anche il primo italiano a compiere una passeggiata
cosmica.
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