martedì 15 ottobre 2013

VIDEO KILL THE RADIO STAR


Non sono un critico televisivo, ma è con spirito critico che mercoledì scorso ho assistito al suicidio mediatico della mia trasmissione radiofonica preferita. Sembra una pura contraddizione in termini, detta così, ma lasciatemi spiegare. Ogni sera a cena ascolto la radio, sintonizzandomi su Radio 24, con La Zanzara, il programma condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo. Caotico, amato e odiato, circo informe di assurda umanità il prodotto nel complesso può sembrare puro delirio. Io ritrovo, invece, in quelle grida la follia del mondo contemporaneo. Ai due giornalisti è data l’occasione di apparire in prima serata su Rete 4, con Radio Belva, riproducendo fedelmente in tv la propria creatura radiofonica, con tanto di ospiti, più o meno graditi, intenti a discutere su vari temi. Come il romanzo di Marquez, Cronaca di una morte annunciata, l’impalcatura della solida struttura radiofonica inizia immediatamente a evaporare a contatto con le telecamere. I tempi radiofonici non si adattano a quelli televisivi, la sovrapposizione delle voci genera una confusione intollerabile e la scelta di personaggi all’interno della trasmissione ne determina la disfatta definitiva. Il giorno seguente la trasmissione viene sospesa in tv. Sapevo che non avrebbe funzionato. Sembra un banale modo di dire ma la libertà mentale che offre la radio non può essere riprodotta altrove, è come assistere a un gioco di prestigio conoscendone il trucco, una svolta svelato non fa più effetto.



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