sabato 17 agosto 2013

ANTROPOLOGIA DA SPIAGGIA



Se ogni uomo  un'isola, ogni lettino - da spiaggia - è un isolotto dal quale osservare il creato.
Lei non parla, grida. Usa i decibel della propria voce come un radar, per catturare l'attenzione di eventuali prede intorno. Zittisce le comari, che in cerchio la adulano, con il resoconto di fugaci amori invernali. Esibisce micro-costumi tra due fianchi calibrati, unghie spesse e appuntite, abbinate, mani e piedi, a bizzarre meches di futuristici tagli di capelli, tendenzialmente rosso tramonto/viola/arancio. Da gran professionista ondeggia, senza esitazione, su vertiginosi zoccoli di legno, salutando bagnanti e bagnini con sonori: " Amo'! Teso'!". Strizza l'occhio ben pittato agli amichetti, poco più che adolescenti, del proprio figlio, che imbarazzato allontana i malcapitati coetanei dalla familica mamma. Oltre oceano la chiamano, in slang, cougar : donna sulla quarantina e oltre, che ama intrattenersi con ragazzi più giovani di lei. Il termine poi dilata le proprie radici per espandersi a dismisura e assumere differenti sfumature, al limite dalla caricatura, soprattutto sul litorale romano!!

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