Vivendo
da un po’ di anni in una grande città, altamente inquinata, ho iniziato a
sviluppare una notevole sensibilità ecologica. Ho le mie convinzioni, cerco di
informarmi, ma c’è sempre il saputello di turno pronto a sventolarti sotto il
naso il sito rivelazione.
Ho
tentato di ignorare il suo consiglio, solo per non dargli soddisfazione, ma poi
la mia eco-coscienza mi ha spinto a dare una sbirciatina a Mother Nature
Network. Ho scoperto un mondo… di errori! Sì,
spesso consideriamo corretti determinati comportamenti, in fatto ambientale,
quando invece non lo sono affatto.
Sentite
qui: Il bestiame nutrito con erba produce
il 20% di emissioni di metano in più rispetto
a quello allevato con mangimi. Oppure, evitare di accendere l’aria
condizionata in auto e abbassare i finestrini è un comportamento sostenibile solo a una velocità inferiore ai 70 km/h,
poiché oltre il consumo di carburante aumenterebbe, eguagliando le emissioni
nocive prodotte dall’aria condizionata. Biologico non sempre è sinonimo di
ecologico, di un prodotto dobbiamo necessariamente valutarne la provenienza, l’impatto del packaging,
la stagionalità e la credibilità del produttore. Avete mai riflettuto sul fatto
che i prati particolarmente rigogliosi e ben tagliati implichino
un uso smodato di acqua e di fertilizzanti? Ancora, l’impatto che i SUV hanno
sull’’ambiente è notoriamente nocivo e non meno i SUV ibridi, perché
il loro consumo equivale a quello
delle auto compatte non ibride.
La
lista dei consigli è lunga e molto, molto, interessante. Merita davvero di
essere letta con attenzione. Provate a riflettere su questa frase: “Essere
sostenibili è un modo di vivere e non un qualcosa da fare solo ogni tanto”.
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