Avevamo finalmente realizzato il nostro sogno: una casa nel verde, lontano dai rumori e dall'inquinamento della città.
Tutto
era filato liscio. Notaio in Sede, convocato dalla stessa banca che
aveva concesso il mutuo e sottoscrizione dell'atto di vendita.
Questa è la parte del sogno che amiamo ricordare.
Un bel sogno dal quale ci siamo brutalmente risvegliati quando, per un caso fortuito, abbiamo scoperto che l'immobile che avevamo acquistato era poco più che un rudere quasi totalmente abusivo.
Non rimaneva altro che fare accertamenti per capire come si fosse prodotta una situazione del genere.
I
venditori avevano dichiarato essere tutto in regola. Il notaio aveva
messo nero su bianco riconoscendo la regolarità delle concessioni
edilizie e l'Istituto di credito aveva serenamente concesso la somma di
mutuo richiesta in base alla relazione tecnica eseguita sull'immobile
da un Suo uomo e perito di fiducia.
A seguito di tutta una serie di verifiche ed accertamenti ci siamo fatti la convinzione che i venditori in perfetta malafede e sicuramente con l'aiutino di periti compiacenti od altri, abbiano alterato la documentazione tecnica affinché non risultassero anomalie.
Si è trattato di una truffa in piena regola alla quale hanno partecipato tutti coloro che dovevano essere i garanti dell'operazione.
Chi avrebbe dovuto controllare non ha controllato.
I signori venditori hanno incassato la somma pattuita soddisfatti di averla fatta franca.
Da
quel fatidico giorno sono passati molti anni e solo per caso è stato
scoperto il raggiro. Ancora pochi mesi ed il reato sarebbe andato in
prescrizione, con buona pace di chi aveva messo in piedi l'operazione
imbroglio.
A noi ora è rimasto l'onere di perseguire gli ignobili attori di questa truffa.
Lasciamo
alla inventiva di chi leggerà questo scritto immaginare quali siano
state le ricadute economiche e psicologiche sui malcapitati protagonisti
di questa storia.
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